LA DONNA DALLE FALENE
Febbraio 2019
Traversavo sempre di corsa la strada dietro casa.
Passavo sotto i portici gonfiando il più possibile i polmoni, tutto per bermi l’umidità e le muffe della notte prima. Traversavo il campo abbandonato, schivavo le torri i treni e i grossi cavalli e finalmente potevo sollevare da terra i miei piedi per toccare il cielo. Chi non ha mai sperato di girare, così forte, sull’altalena da far abbassare il cielo. Andare così tanto avanti e indietro avanti indietro da tornare al punto di partenza.
Mia nonna mi diceva sempre di non farlo. Mia nonna mi diceva sempre di non farlo.
Non mi guardava mai negli occhi, quando mi diceva di non farlo, abbassava la testa e si toccava la nuca, mentre me lo diceva. Mio zio si ruppe l’osso del collo in quel modo. Ma nessuno sa che sono stata io, a spingerlo così forte dall’altalena, per fargli abbassare il cielo addosso, ma nessuno sa che mio zio mori quando avevo 7 anni.
E da quel giorno ogni mattina mi sveglio con una falena che mi sbatte alla finestra.
A quattordici anni vidi una bambina su un’altalena fare l’amore con una delle mie falene.
Oggi so di non saper fare nulla.
A ventotto saprò governare i venti e gli spiriti.
Mia nonna mi dirà che ho fatto bene. Mia nonna mi guarderà negli occhi e mi dirà che facevo bene ad abbassarmi il cielo addosso.
Mi guarderà negli occhi e mi dirà che morirò a 35 anni, come mio zio.
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LA DONNA DAI SENTIERI
Agosto 2019
Ad ogni luna piena, una donna muore
Ad ogni luna nuova non ci sono ceneri
Ho attraversato di corsa, tante volte, una strada sterrata.
Ho attraversato di corsa, tante volte, quel profumo.
Mia nonna mi diceva sempre di non abbassare mai lo sguardo, o le mie lentiggini sarebbero cadute a terra. Solo in due occasioni potevo assecondare i miei macigni: per dire grazie a qualcuno e passando, di corsa, per quella via sterrata - Non ti accorgere del lampione che si spegne, non ti accorgere della luna che scompare. Ad ogni luna piena, una donna muore e calpesta le sue ceneri su una strada ormai sterrata.