Tutto in scena è informazione.
Tutto in performance è in-form-azione
— Sayre
Locandina pubblicitaria per il laboratorio di arti performative di Ortensia Sayre Macioci, con immagine di una donna con vestiti sportivi che si copre il petto con le mani, mentre ha della creta sulla pelle, in un ambiente all'aperto.

LABORATORIO DI
ARTI PERFORMATIVE

Allenamento e creazione di atti performativi personali e collettivi

  • ◦ A chi vuole sperimentare la creazione di un atto artistico a 360 gradi: dal corpo-personaggio all’approccio dello spazio scenico, dai costumi agli oggetti materici, dalla scenografia all’illuminazione della scena

    ◦ A coloro che vogliono aprirsi alle proprie emozioni e farle muovere e veicolare artisticamente nel momento della loro emersione: sentire ogni atto, gesto o parola come sacre esperienze volte all’Arte, intrinsecamente connessa alla crescita individuale

    ◦ A coloro che vogliono radicare la loro Presenza nel corpo attraverso un percorso pratico che lavora secondo il principio dell’Ascolto organico e totale di ciò che avviene nel “hic et nunc”

  • ◦ Il nostro corpo è il nostro strumento primo e unico: saper dialogare con esso, saperlo “suonare” e far “risuonare” con ciò che scegliamo di inserire in scena è il primo passo per entrare in connessione con noi stessi (il nostro centro), per poter ascoltare i messaggi che ci arrivano dall’alto (la verticalità) e per poter condividere con il mondo tali informazioni (l’orizzontalità)

    ◦ La pratica performativa come Arte è un mezzo che permette di lavorare sulla propria Volontà e potenza interna, affinché, le nuove consapevolezze, si possano riflettere dentro di noi e nella realtà che ci circonda

    ◦ Un nuovo approccio che tocca anche recenti studi psico-fisiologici i quali mettono in correlazione la psicologia dell’individuo con le sensibilità corporee

  • ◦ La pratica performativa in improvvisazione è un salto nel Vuoto - esattamente come accade nel Mistero della Vita. È lavorare in commistione tra la creazione estemporanea e un confine, un recinto che ci permette di spaziare nell’infinito, una partitura che deve poi essere superata e trascesa

    ◦ Utilizzare questo strumento, la performance, per relazionarsi con oggetti e materia e arrivare agli archetipi che essi portano in seno

    ◦ A livello personale impareremo a sviluppare una performance a partire dalla Necessità personale dell’artista (principio dell’unicità) che parla poi tutti e senza tempo, a volte anticipando i tempi (principio dell’universalità)