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“Wonderland può esistere solo nella testa di Alice, ma una volta visitato in sua compagnia esiste anche nella nostra testa”

Alice è lo sguardo stupito di fronte alla meraviglia e all'inquietudine dell'inconscio umano.
Alice è spiazzata di fronte ai suoi sogni e alle sue paure: non sa se fuggire, provare rabbia, lasciarsi guidare dalle illusioni o scivolare nella malinconia. Alice ricorda e trasfigura, si ribella e rincorre, scorre soccorre e soccombe.
Alice ha il fiato spezzato e le membra tremanti, si guarda allo specchio e si moltiplica: si pensa grande e piccolissima, non sa se crescere o scappare dalla giostra crudele e incantata, non trova coerenza e si libera nel non-senso.

Un viaggio nel meraviglioso mondo del paesaggio interiore e corporeo dell'ambiguità umana. Uno scorcio nei cuori, rossi e neri, che si scambiano e si invertono tra un passato che è futuro e tra un futuro che è passato. Tra un mondo e l’altro, chi è il grande e chi il piccolo? Chi è che sogna e chi è addormentato? Chi vive e come vive?
Chi è il tempo? Chi è il Bianconiglio? Chi il Cappellaio, lo Stregatto, la Regina?

Uno sguardo di bambina che dal mondo dis-incantato cade rapita nel regno dell’incanto, per diventare donna e tornare di nuovo, forse un giorno, forse solo temporaneamente, nel mondo della superficie.