DONNA ROSSA LIBELLULA

28 Maggio 2025 | Contemplazioni su fiabe

C'è un'antica fiaba che narra di una schiava senza nome. La si trovava ogni giorno al fiume, a lavare panni non suoi. Nessuno sapeva chi fosse o da dove venisse.
Solo il Re Bruciato, impaziente e distratto, era a conoscenza della sua esistenza: nella goliardia della sua corona le impartiva gli stessi ordini ogni notte per la mattina, senza mai darle nulla in cambio.

Finché un giorno, stanca e affaticata di lavare panni non suoi, decise di spogliarsi per donarsi al fiume e finalmente lavare anche le sue vesti. Ella, dopo quell’atto, rimase appesa per il collo, travolta e ingoiata tra tutti gli stracci: un disastro quasi mortale che vede le donne superarsi ben oltre il loro disegno, ben oltre ogni imposizione e marchingegno.

Dodici furono gli anni che lei passò così, ferma, non viva e non morta, sulla riva di un fiume a cui si era donata.

Ma altrove, lontano nel tempo o forse vicino nel cuore, un bambino giocando nel mare con la paletta e della sabbia scomposta, vide il riflesso del suo volto. L’acqua salata gli donò la memoria e con innocenza senza alcun ordine chiese: Perché non lasci andare libero Amore? Lascia libero Amore! Lascia libero Amore! Alla fine è così semplice!

Ella sentì che il fiume cambiò temperatura e così divenne germoglio; i panni, bagnati e dimenticati, fiorirono; la sua essenza divenne radice.

C’è un giorno che arriva, così, d’impulso – o forse d’istinto – quasi senza un verso,
in cui tutto sgorga attraverso un breve spiraglio d’aria.
La scelta del colore, della mutazione, delle forme, della dinamica;
tutto è volto dapprima al centro e poi, un piede dietro l’altro, alla pompa della libertà.
Se la colonna tiene e la Donna Libellula dà il via, tu, tu dove sei?

Ricorda d’Amare l’Amore, rosso fuoco come i fiati dei portali.
Ricorda di dormire e liberarti e librarti con la Morte, con la Donna ora Libellula.
Ricorda che il centro è sia sopra che sotto e opposto a contrasto con tutto ciò che attorno volge ad aureola.
Ricorda di uscire dalle forme della simmetria, ricorda di innamorarti della Libertà.
Ricorda di volgere sempre lo sguardo al Padre, colui che tutto sa già.
E poi libera: Libertà!

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L’ALCHIMISTA CHE TRASMUTA IL DOLORE IN MAGIA